lunedì 30 marzo 2015

L'urlo del Ratto

Torre di controllo... confermate?

Ma che torre di controllo... siamo gatti... suvvia, rendiamola verosimile! Che c'è?

Ok, ok... Houston abbiamo un problema...

Oh Ratto... pietà di me... parla!

Sei certa di volerlo sapere?

Ovviamente!

Ovviamente no o ovviamente sì?

...

Ok, ok... li ho visti! Esistono!

Chi hai visto? Cosa esistono?

Loro... gli alieni!

Ok, la pappa è lì, l'acqua al solito posto, la lettiera ce l'hai in testa... io vado a sdraiarmi!

Ma no... ascolta... stolto di un gatto! Non hai notato nulla di strano in questi giorni? Qualcuno che sparisce, qualcun altro che "cambia carattere"!

Qui? Qui in casa nostra? NO!

Eh certo! Pensi solo a dormire!

Ok, devo ricordarti che io sono un gatto? E che i gatti per sopravvivere DEVONO dormire? Devo ricordarti che per noi è fondamentale, quindi è un'azione che dobbiamo necessariamente intraprendere affinché il nostro animo si ristabilisca...

...si ristabilisca da cosa?

Eh, che ne so! L'ho detto per farti capire la profondità della cosa!

Sì, vabbè... ma tu li hai visti?

MA CHIIII???

Gli alieni, no? Hanno voci strascicanti e baritonali, una pelle olivastra, emanano odori malsani e tentano di rapirci!

Ecco! Ora se vedi un alieno, dato che è alieno, deve necessariamente venire qui per rapire qualcuno... tu miagoli per sentito dire... tu non ragioni con la tua testa da ratto!

...

E poi posso farti notare qualcosa?

Cosa?

Ti sbagli, da quel che descrivi non si può trattare di alieni...

(attimo di suspance)

...ma di ZOMBI!

(urlo del Ratto)

... aBoDe Di pDego, Bi BDendi uD BiGGhieDe d'aGGua? sDo BoDeDdo di seDe...

... (rantl, rantl, cof cof) DoD soDo pDoDDo peD quesDo passo... vai tu...

...fai BDiBa ad aBBazzaDmi... (etciù) ...voglio BoDiDe... dì a Biu e Bia che le ho aBate... dì loro che BaBBiDa DoD ha più la foDza... addio aBoDi di BaBBa...

...tDoppa fatica... DoD Diesco DeBBeDo a BuoveDBi, coBe faccio a diDe che BaBBa... Do tDoppa fatica aDche paDlare... (rantl, rantl)...

giovedì 19 marzo 2015

La perfezione fatta papà


Insomma, se proprio dovessi essere interpellata, risponderei. In fondo, perché non dovrei? Se mi si chiedesse di essere sincera e raccontare la coerente visione della realtà non mi lascerei trasportare dalle iperboli! Sarei obiettiva... assolutamente! E che non mi si metta in discussione! Non accetto, non accetto si possa anche solo pensare che io stia mentendo.
No, non ho mai ricevuto mazzette. Sì, sono sempre stata enormemente grata del supporto avuto e mai nessuno ha insinuato nella mia mente pensieri che non mi appartenessero. Ciò in cui credo nasce dalla valutazione oggettiva della mia vita. Pane al pane e vino al vino. Bisogna complimentarsi quando è giusto e criticare quando ce n'è necessità.
Io ho solo parole buone.
No, nessuno ha mai cercato di confondermi, né di insinuare idee non mie nella mia mente.
Io amo il mio papino perché lui è speciale, perché se lo merita, perché è un pilastro di vita.


Sì, io non ho molto altro da aggiungere, nostro padre non ci ha mai fatto mancare niente, è sempre stato coerente e a fine giornata ci ha ogni giorno dedicato tempo e coccole. Così come è giusto che sia.
Ora, sì, mi si sta chiedendo di parlare di lui e quindi sembrerebbe che io sia impostata e che possa sembrare fredda e calcolatrice... il fatto è che non amo le telecamere, né... ehm... il dover sostare sotto i riflettori, quindi brevemente concordo con mia sorella e sento di non poter aggiungere altro alle sue sincere e spontanee parole! Noi amiamo il nostro papino così com'è. Senza forzature, senza un motivo specifico, senza che lui ci chieda mai qualcosa in cambio.
E' la perfezione fatta papà.


(Senti, che dici... lo molla secondo te quel trancio di pesce o ci tocca continuare?)
...
(E comunque, se non lo molla, attacchiamo con le fusa!)

mercoledì 11 marzo 2015

Serio, come mai.


Il fatto è che io in questi occhi mi perdo.
Il problema grave, veramente grave, è che non saprei più come fare a non guardarli.
E se spesso cerco un sorriso, anziché una riflessione è proprio per questo.
Sdrammatizzare invece di constatare è il regalo che mi faccio ogni giorno.
Regalo e condanna, perché quando razionalizzo perdo il senso della misura.
Un musetto è solo un musetto. Baffetti e bargigli tutti neri e occhi d'oro.
Eppure mi leggi. Dentro.
E hai bisogno di me, ma mi proteggi. E mi ami e mi sfidi. E cerchi comprensione, ma mi capisci.
E quando miagoli d'amore è la più bella serenata.
Non scriverò una battuta finale... oggi è serio.
Oggi ti amo e basta...

venerdì 6 marzo 2015

Cafè Littéraire ...portami via!

La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.
Charles Darwin


Quando ho intrapreso il "viaggio" del Cafè Littéraire, ho immaginato fin da principio come instaurare le collaborazioni che sarebbero venute con il tempo. Ho sempre cercato animi affini, persone con le quali è stato bello intavolare un dialogo, contrapporre delle idee.
Mai avrei immaginato di incontrare persone non solo piene di cosedadire, valoridacondividere e ideedaregalare, ma anche affascinanti nel senso più arcaico del termine. Da fascĭnum che significa amuleto: con ad-fascĭnare si vuole in effetti intendere "incantare", "ammaliare", "stregare"!
E' così! Le donne che ho avuto il piacere di ospitare hanno esercitato su di me un fascino, prima mentale, poi caratteriale e personale che mi ha spinto più che mai a sentirmi grata di esser stata così fortunata per la loro serietà.
Assieme a cotanta virtù oggi accosto la più nobile delle qualità. Quella della serenità! Silvia è entrata nella mia vita con una delicatezza pari solo a quella delle mie gatte. E' una donna che ispira fiducia perché fondamentalmente ne dà. C'è una dote che spicca protagonista quando si parla di lei... lei è pura! Pura come sanno esserlo gli animali in tutte le loro splendide manifestazioni. E come loro è completamente scevra da ogni qualsiasi pensiero, emozione, sensazione, sentimento negativo.
Silvia è una donna che parla di animali, aiuta gli animali e ne comprende i misteri!
L'orgoglio che mi incrina la voce (lo sentireste se parlassi, ovviamente) è dato dal fattto che con lei condivido una passione forte che ci ha portato a camminare fianco a fianco lungo il sentiero della felinità! E' non solo una amica, ma anche la co-coordinatrice del progetto True Feline good Blog che portiamo avanti da quasi un anno. Avere l'opportunità di conoscerla nei "dietro le quinte" dei nostri post è stato forse il miglior regalo che il mondo della blogosfera ha potuto regalarmi. A lei solo grazie!
Io però l'ho invitata per un ennesimo motivo! Non smette mai di stupire perché di appassionato possiede anche la dote culinaria... eh, beh, avrei mai potuto farmi mancare lo stuzzichino di metà mattina? Per niente al mondo!
Direttamente dalla sua Pasticceria portami via! la Torta di rose è tutta per gli ospiti di questo salottino... correte a gustarne una fetta! Non prima di aver spulciato per benino il frammento letterario che ho scelto per voi. Di Luis Sepùlveda da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, un pezzettino di vita che insegna quanto possa essere semplice amare non solo chi è diverso per colore, piume e peli, ma anche cuore, mente e razza!
Buona lettura!

Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contradetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l'affetto tra esseri completamente diversi.

Da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di Luis Sepùlveda