venerdì 30 ottobre 2015

Tanto va la gatta a lardo...

<<Senti, ma davvero sei una tartaruga?>>
<<R. Ugo, R. Ugo... io mi chiamo R. Ugo!>>
<<Cioè, scusa... ti chiami Ugo?>>
<<R.Ugo>>
<<Quindi ti chiami Rugo?>>
<<Per abbreviare... sì!>>
<<E se non volessi abbreviare?>>
<<Romualdo Fransisco Sigismondo Attonito Marino Ugo>>
<<Va bene Rugo! Ti presento mia sorella Mia. Io sono Miu.>>
<<Ciao, io sono Rugo - tra amici e parenti Rughetto - e questa e mia sorella Zoe.>>
<<Ciao Zoe!>>
<<Ok, ma in generale... cosa stiamo facendo qui?>>
<<Mah! Son le nostre umane... devono incontrarsi non so per cosa. Nel frattempo potremmo...>>

<<Senti un po' come ciarlano quelle gatte lì!>> prorompe improvvisamente Claudia
<<Avranno fatto amicizia o qualcosa del genere>> ride Roberta, anche un po' per la battuta!
L'incontro è andato proprio come ci si sarebbe aspettati, i sorrisi sono ancora caldi ed i cuscini appena stropicciati. L'unica nota stonata era stato quel piccolo intervallo dovuto ad una perdita di coscienza di Roberta.
Caso aveva voluto che poco dopo l'arrivo dell'ospite tanto attesa, improvvisamente ed inspiegabilmente un rasposo "grattare" aveva distorto l'attenzione di entrambe proprio mentre si dirigevano nella stanza che le aspettava. Poi un click, quindi un clang ed un tonf  finale avevano anticipato una caduta mirabile della padrona di casa su se stessa mancando per un soffio la tartaruga, già ospite.
C'erano voluti ben due violenti scrolloni ed una pacca ben assestata per farla rinvenire: Claudia cominciava a temere di dover praticare la respirazione bocca a bocca!
Quando finalmente Roberta aveva ripreso i sensi, tra gatti saltellanti ed una tartaruga mal conciata dallo spavento, di quei rumori non v'era più ricordo anche se, strano a dirsi, quella "mistica" sensazione continuava ad aleggiare nell'aria.

<<Ok, glielo diciamo?>> comincia senza vergogna Miu
<<Diciamo cosa, scusa? Ma sei matta?>> le risponde malamente Mia
<<Credi che potremmo ancora mantenere il segreto?>> continua la nera.
<<Che segreto?>> si fa curiosa Zoe.
<<Un segreto segretissimo!>> si fa misteriosa Miu
<<Chi meglio di noi potrebbe mantenerlo?>> con grazia si propone Rughetto.
<<Ok, ma non potete raccontare a nessuno del passag...>> ma Miu non finisce la frase che la sorella Mia le dà un morso sulla coda. <<Ahi! Mi hai fatto male!>> continua Miu.
<<Ben ti sta! Così impari a raccontare ai quattro venti del passaggio spazio temporale che rende questa villa il portale per il mondo antico>> si lascia sfuggire Mia.
<<Portale?>> gridano in coro Zoe e Rughetto.
Le altre due non fanno in tempo a rispondere che Zoe e Rughetto vengono prelevati di peso da Claudia per essere riportati a casa.
L'incontro si è concluso, le amiche si sono abbracciate. I giochi sono stati fatti. Le storie scritte.
Probabilmente né Zoe, né Rughetto avrebbero mai saputo di cosa si trattasse realmente. L'unica certezza è uno sguardo di dolce saluto di Roberta verso la sua amica Claudia. Nessuno però aveva fatto caso al rivolo di sudore che imperlava la fronte della padrona di casa. Eppure con il fresco della sera sarebbe dovuto esser così difficile accaldarsi...

venerdì 23 ottobre 2015

E poi accade che...

...in un giorno qualunque, sei presa dalle tue cose e pensi a cosa preparare per cena e senti che proprio la giornata non va. C'è qualcosa che frena il naturale entusiasmo. La quotidianità è monotona e monotòna e daresti qualunque cosa per fuggire via all'istante per respirare un po' d'aria buona.


Poi ti guardi intorno, pensi che c'è sempre troppo da fare e di fermarti non ne hai sempre la possibilità. L'autunno incalza e una tazza di fumante tè al pomeriggio è l'unica a scongelarti letteralmente. Possibile mai? pensi, e con costanza e decisione riprendi il ritmo routinario della tua vita, accarezzando una delle tue gatte distrattamente e sentendo solo di sfuggita che l'altra chiede attenzioni strusciandotisi tra le caviglie!


Il silenzio ovattato di quel grigio pomeriggio viene improvvisamente rotto dallo stridìo fastidiosissimo del citofono - maledetto prima o poi ti aggiusterò o prenderò a pedate!!! - il quale con impressionante tempismo interrompe non solo i pensieri inutili di un inutile momento, ma anche il protrarsi di una giornata noiosissima.
E' il corriere! - dico.
E' il corriere? - penso.
E che vuole? - domando.
Che potrà mai volere? - mi rispondo... e così via mentre il giovine in attesa di una firma mi guarda perplesso rispondendo alla domanda non posta in sua presenza: "deficiente, consegno un pacco, no?".
E in effetti, cosa potrebbe mai volere un corriere?
E poi uno STRAP.
E poi cambia la giornata.


Entra prepotente un raggio di sole. Si ferma alla mia soglia e mi regala un po' di calore. Inaspettato e vivo. E mai come in quel momento capisco che di sole, quella giornata, ne aveva proprio bisogno.
E' un regalo!
E' un regalo?
E' per me!
Sì, sì... è per me!
Me lo manda LaRobi... proprio lei! Una donna dolce, piena, dalle mille sfumature argento e cristallo, dalle mani delicate e dal tratto gentile. E' un quadretto. E' un disegno. E' una frase. E' un pensiero.
E' un raggio di luce!
Ed io... solo grazie!

venerdì 9 ottobre 2015

Beh, in effetti...

E quindi...

...eh! Quindi...

Infatti... immaginavo!

Non potevamo aspettarci qualcosa di diverso!

No, davvero!

Ma insomma, come sta?

Mah, è lì... che si lamenta.

E tu?

Io? Io che?

Tu non hai fatto niente?

Cosa dovrei fare, scusa?

Eh, che ne so... cose da gatto, no? Fare le fusa, accoccolarti, alleviare le pene... cose così!

Ehi, guarda che non sta mica morendo, sai?

Ah no?

Eh, no! 

...bah! Per me è fatta di pesta!

Che?

Per me... con 'sto fatto che s'ammala sempre è fatta di pesta!

No, scusa... non ho capito.

Per me è fatta di caccapesta!

Ah, ok! Beh, in effetti...