Brillava.
Era proprio così. C'era qualcosa che brillava a mezz'aria, a pochi metri dai suoi occhi.
Si muoveva, anche. Soave con il vento la-cosa-che-brillava sembrava danzare.
Lei era seduta in auto aspettando che il suo lui finisse e dal vetro del parabrezza quella cosa aveva attirato la sua attenzione. La guardava andare su, poi giù, quindi ancora piano risalire...
...quando improvvisamente un'auto, passando di gran carriera, fece rullare come una trottola quell'oggetto (?) luminoso, che per un attimo aveva acquistato velocità, ma in pochi secondi aveva cominciato nuovamente il suo dolce ballo solitario.
Le ci vollero pochi secondi per capire che quel luccichio era stato provocato dagli ultimi raggi del sole che, tiepidi, salutavano quella terra e si accingevano a ritirarsi per lasciar spazio alle cugine stelle.
Quel pezzettino di carta d'argento ora non era più interessante. Lei voleva solo tornare a casa. A quell'ora avrebbe dovuto già sedersi a tavola e mangiare la sua cena.
Poi successero più cose insieme.
Lui bussò al finestrino del passeggero con ansia crescente urlandole <<Presto esci, vieni ad aiutarmi!>>. Poi corse via. Quindi si sentirono gemiti di fatica, come se lui stesse saltando per prendere un oggetto messo troppo in alto.
Lei scese dall'auto e corse verso di lui, accorgendosi immediatamente che stava cercando di entrare in un cassonetto dell'immondizia!
<<Smettila! Che stai cercando di fare?>> lo canzonò << Se mi stai prendendo in giro con uno dei tuoi scherzi, giuro che ti lascio a piedi!>> e fece per allontanarsi nuovamente per tornare in macchina.
<<Smettila! Che stai cercando di fare?>> lo canzonò << Se mi stai prendendo in giro con uno dei tuoi scherzi, giuro che ti lascio a piedi!>> e fece per allontanarsi nuovamente per tornare in macchina.
<<Aspetta, vieni qui! Ascolta... c'è qualcosa là sotto!>> ora parlava sottovoce, ma in modo concitato.
<<Te lo sarai imaginato... suvvia, non vorrai sporcarti tutto, dobbiamo tornare a casa!>> replicò lei supplichevole.
<<...ecco! Ora... vieni, ascolta ora!>> la esortò lui.
[...]
[...]
Per motivi di copyright la storia è stata troncata
I fatti narrati non si attengono alla realtà di quelli realmente accaduti. La storia è stata romanzata nelle parti riguardanti i personaggi. Ciò che invece è capitato ai cuccioli è stato integralmente riportato nella sua verità.
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Caspita, troppo gentile, ti ringrazio!
RispondiEliminaSpero di riuscire a mantenere alto il tuo interesse nei successivi, allora! :)
Così nascono storie di amicizia o amore, anche a quattro zampe: casualmente, un giorno che non ci pensavi, non sapevi, non credevi, non speravi... è la vita che bussa attraverso un vetro, un riflesso, una coincidenza, un segno del destino... forse un desiderio che all'improvviso si materializza... e non puoi scappare, puoi solo accogliere... e sorridere, felice.
RispondiEliminaNon ci son parole più vere.
EliminaQuando nasce una Storia significa che l'alchimia degli intenti è perfetta, significa che la Volontà e il Caso si son presi per mano e hanno creato e il frutto del loro incontro è sempre magico!
Sempre un gran sorriso leggerti! :D
Non vedo l'ora di leggere il prosieguo, bravissima cara!!
RispondiEliminaAdoro gli animali, sono parte integrante della mia vita, mi auguro che il tuo racconto possa sensibilizzare ancor di più le persone!!!
Un abbraccio, a presto!!!!
Grazie, Lory! Me lo auguro anche io, davvero! :D
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