domenica 31 luglio 2016

Pagine bianche


Ho sempre amato scrivere.
Forse, stupidamente, ho anche sempre immaginato di sapermela cavare. In fondo, cosa ci vuole? Scrivere non è come comporre musica o dipingere un quadro. Scrivere è un'azione così tanto naturale, che ancora mi domando per quale motivo io non sia riuscita a crearmi uno stile ben definito, lasciato scivolare la penna su decine e decine di fogli e non abbia messo su carta le mie storie.

La risposta è che semplicemente non lo so fare!
Scrivere è difficilissimo. Non è come guardarsi allo specchio e scoprire un nuovo particolare. Ma è guardarsi allo specchio e inventare un racconto nuovo che parta dal dettaglio appena colto nei propri occhi e che il giorno prima non si immaginava nemmeno di poter scoprire. Detto tra noi: è complicatissimo! Necessita di pratica e pazienza, di voglia e passione, ma anche di scuola e talento.

Tutte queste favolose qualità io non ce le ho. Certo, ci provo e sembro riuscire appena a muovermi a bracciate, in questo mare infinito ch'è la scrittura. Eppure la volontà di apprendere è tanta, così come la voglia costante di capire, cimentarmi, scoprire, imparare.

E anche se i fogli restano comunque inesorabilmente bianchi, mi crogiolo in pensieri di successo, immaginando di conquistare accoglimento e supporto incondizionati!

Oddio, ho bisogno di una vacanza!
Anche voi scommetto.
Vi auguro di trascorrere la più bella... noi ci leggiamo (e scriviamo) a settembre! ;)

domenica 17 luglio 2016

E poi finalmente tu

 
Perdersi nel celeste più luminoso. Ammirare i contorni definiti dei tuoi occhi e leggerne affetto. Avvicino il dorso della mia mano a quel musetto cioccolato e lo sento accarezzato dalla morbidezza dei tuoi baffi. Un gesto d'amore e appartenenza: sì, io sono tua!
E così oggi, anche domani e per sempre.
E tu sei Mia: la mia piccola bionda cucciolotta creme caramel. Dall'animo morbido di caramello e il carattere pacioso di un cuscino di piume. Testarda quasi sempre, arrendevole come nessuna.
In quegli occhi c'è un mondo infinito... ed io non mi stancherei mai di scrutarli per catturarne le delizie e le scintille di pura curiosità.
Un miagolìo impercettibile e torno alla realtà.
Buon compleanno a te che da due giorni sei una gatta, se possibile, ancor più bella!
Auguri anche a noi per questi tuoi 3 "ciccici" anni!

domenica 10 luglio 2016

Mi piacerebbe sapere

Ho sempre amato le liste. Ne faccio per qualunque cosa.
Quando parto.
Quando torno.
A Natale.
Della spesa.
Quella del compleanno.
Insomma, la mia vita scandita attraverso un elenco dettagliato di ciò che vorrei/dovrei fare/avere. I fogli poi, vorrei fossero sempre colorati a festa, idem le penne che adopero!
Interessante è stato però leggere in questi giorni in giro nel web e sui blog di miei colleghi, quanto piaccia porsi delle domande e darsi delle risposte. Insomma condividere di sé attraverso un elenco spesso non troppo organizzato di domande. È un modo come un altro per farsi conoscere e per rivelare particolari che altrimenti non sarebbe così intuitivo cogliere.

La difficoltà sta nel mantenere alto l'interesse... io spesso mi ritrovo a non legger sempre tutto ed anche a saltare qualche passaggio. Ciò accade perché a volte le domande non sono così curiose, né interessanti o magari perché non rispecchiano semplicemente il gusto personale di chi le sta leggendo!

Ciò che io vorrei oggi, è porre a voi una sola domanda.
Se voi aveste a disposizione solo 10 parole per descrivervi, quali usereste?

Io se dovessi descrivermi il 10 parole, probabilmente direi:
Piccola donna paziente, incredibilmente sensibile ed empaticamente amante degli animali.

Ora però muoio di curiosità! Voi come vi descrivereste?

domenica 3 luglio 2016

Se il mio nome

Mi immagino ogni giorno come essere umano diverso. Mi spaccio per qualcuno che non sono, invento storie nuove e imparo da me stessa. A volte ballo con i nomi. Ce ne sono alcuni dolci e melodiosi, altri aspri ma fascinosi.

Ad esempio se mi chiamassi Ginevra, sarei una bimba di 5 anni, bionda con la frangetta e i capelli lisci. Avrei gli occhioni nocciola e non mi stancherei mai di correre. Sì, perché Ginevra è un nome che vola con il vento e accarezza l'erba, scivola su prati smeraldini di primavera e rincorre gli aquiloni. Sarei forte, caparbia e cuoriosa. Un piccolo animo in divenire che lotta fin da subito con i perché della vita.

Se il mio nome fosse Arianna, avrei 15 anni. Con i fiori tra i miei ricci rossi ballerei per le strade, portando lo zainetto in spalla e sottobraccio ad un'amica. La musica sarebbe una passione e uno stile di vita. Danzerei anche per calmare l'ansia. Cercherei conforto tra le note, perché le piccole crisi mi starebbero dannando l'esistenza. Sarei un'adolescente ricca. Ricca dentro, s'intenda! Piena di valori buoni, ma con una grande paura di vedere quanto veramente vale il mio carattere. Timida e forse impacciata, mi affaccerei alla vita con grande entusiasmo... ché un po' la danza aiuta a camminare.

Se io fossi Mela, amerei il mio nome alla follia. Avrei 21 anni e una forte passione per l'arte e la scienza. Guarderei l'uomo che ho accanto con i miei occhi neri e sinceri e saprei di volere passare l'intera esistenza assieme a lui. Lui che capisce bene com'è fatta la mia mente. Lui sa che sono razionale, con sani principi pratici, ma sinuosamente artistici. Di nascosto comprerei quadri di giovani pittori di strada e ne farei il mio tesoro prezioso, consapevole che un talento simile non potrei mai acquisirlo.

Se mi chiamassi Lilia, avrei le labbra carnose e gli zigomi alti. A quasi 28 anni starei preparandomi al matrimonio con la gioia palpabile di chi sta realizzando un sogno. Avrei faticato a lungo per studiare e trovare un lavoro stabile. Commossa e grata al mondo, starei facendo un passo dopo l'altro verso la felicità tanto agognata. Fiduciosa, ottimista e pronta a scrivere di nuovi meravigliosi ricordi tra le pagine del libro della vita che sto scrivendo con le mie azioni.

Se il mio nome fosse Simona Monti, avrei gli occhi più blu del cielo, limpidi di giovinezza. I miei 33 anni non si vedrebbero poi tanto e tu stesso non sapresti darmene più di 20. Sarei determinata, coraggiosa e fiera. Avrei amato incondizionatamente il mio uomo e con lui avrei cercato un figlio. La gioia sotto pelle di una scoperta simile mi avrebbe reso la donna più felice del mondo. Porto in grembo il mio bambino e nulla può andare storto. La vita è meravigliosa. Perciò stasera esco. Sì, a cena con gli amici. Magari festeggiamo, non rientrerò tardi... tra qualche giorno torno a casa, in Italia.
Finalmente torno a casa.


Un nome. Una donna tra tanti. Una vita. Una lacrima per lei.