giovedì 29 maggio 2014

Lupus in (con)fabula

...quindi credi che io non ci abbia pensato? Eh, lo so, non guardarmi con quegli occhi: so a cosa pensi...

...

...in effetti credo che tu abbia ragione, dovrei pensare meglio a ciò che faccio. Tra l'altro dovrei parlartene più spesso, perché tu rendi tutto più semplice...

...

...sì, perché mi ascolti e so che capisci esattamente ciò che voglio dire. La tua faccia è eloquente... ok, ok, cercherò un modo per organizzare al meglio la cosa.

...

Tu, però, mi raccomando: acqua in bocca!

...

Amore!

Argh! Sììììììììì...

Che stai facendo?

Chi, io?

...stai mica parlando col gatto?

Pfff... cos... che? Ma... ch... ti pare...?
Come ti viene in mente?
Gatto... tzé...
gatto...
io, parlo... gatto...
quando mai...

pfff... parlavo... me stesso...

venerdì 23 maggio 2014

Cafè Littéraire in Boutique

"Sugli animali è possibile scrivere d'arte?
...sui gatti?
...e se i gatti fossero arte?"

Mewmewlù

Voglio divulgare arte, voglio che le parole più leggiadre e i pensieri più contorti si allarghino a macchia d'olio e condiscano la vita di chi le legge.
Voglio condividere, voglio mostrare, voglio che le rime ballino con le consonanti, voglio che i colori vangano fuori dal foglio e che ipnotizzino.
Voglio invitare a fare altrettanto, voglio coinvolgere e affascinare.

Cafè Littéraire nasce come un salotto, così come accadeva nel Settecento: il mio ha poltrone, divani e pouf morbidi nei colori pastello, tende bianche e trasparenti alle luminose finestre, tavolini bassi su tappeti perla, parquet caldo ad ospitare piedi nudi ed è invaso dello speziato profumo del cioccolato alla cannella.
Entrate! Accomodatevi! Prendete un biscotto e godetevi un po' di versi!

Per inaugurare questo angolino prezioso ho scelto Ode al gatto di Pablo Neruda. Un autore che non manca di regalare emozioni lasciando che queste scivolino sotto pelle, inebriando i sensi.
E' questo il sapore che voglio lasciare: quello dell'attesa che diviene conquista. Un profumo dolce e pungente che invade le quattro mura di casa quando prepariamo un capolavoro. Che si tratti di un dolce o di uno scritto, sono sicura che la sensazione che nasce in ognuno sia quella della condivisione. Io oggi condivido il mio morbido divano con la cara
Angela di Dolci in Boutique che, sedutami accanto, mi offre una fetta della sua Minny's Chocolate Pie. Una torta importante (vi consiglio di andare a leggere perché!): se non è poesia questa!


Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa.
Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio, acquistarono in grazia, volo.
Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso:
nacque completamente rifinito cammina solo e sa quello che vuole.

L'uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l'ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia la rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole esser solo gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.

Non c'è unità come la sua,
non hanno la luna o il fiore una tale coesione:
è una sola cosa come il sole o il topazio 
e l'elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola scanalatura
per gettarvi le monete della notte.

Oh piccolo Imperatore senz'orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto,
nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche,
il vento dell'amore nell'aria aperta reclami
quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto è immondo
per l'immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente della casa,
arrogante vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto delle stanze,
insegna di un irreperibile velluto,
probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno,
forse non sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all'abitante meno misterioso,
forse tutti si credono padroni,
proprietari, parenti di gatti,
compagni, colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Ode al Gatto di Pablo Neruda

mercoledì 21 maggio 2014

Per natura

La premessa è sempre la medesima: io sono un gatto - sì, una gatta! - e sono fiera di esserlo. Ho una sorella... bla bla bla... ho due genitori umani... bla bla bla... sono stata fortunata, avrei potuto ancora vivere in strada, sarei potuta essere morta... bla bla bla.
No, no, giuro non sono un'irriconoscente, non mi piace far passare questa immagine di me. Non dovete assolutamente credere che io non sia grata di ciò che ho, ma ci sono cose che voi non potete capire. No, non potete capire! Ho premesso di essere un gatto?
Beh, ditemi: per antonomasia come sono i gatti?
E...
Ele...
Elegan...
Eleganti! Giusto!
Chi ci insegna ad esserlo? Nessuno! Esatto! Quindi se i gatti sono eleganti per natura, è anche naturale siano circondati da eleganza e grazia! Almeno, questa dovrebbe essere la normalità.
Cosa accade, invece, in quesa casa?

Miumiulùùù, pallina! Pa - lli - na! Miulli Miulli pallina! Ghe ghe... paaaaaallina! Corri... palla paaaalla... Miumiu la tua pallina rimbalzina... è qui... un due tre pallina! Te deeee... palla palla... qui, qui guarda... palla!

E via a sventolare quella mano per minuti interi, con energia e un sorriso generoso, ma eccessivo, gli occhietti felici e iperaperti e luccicosi! Vocina acutizzata e resa cantilenante e caramellosa.

Guarda, guarda... wooooom... ora arriva l'aereo-palla.. eeeccolo che arrivaaa! Hai visto Mietta... Cucciolina... Miettina... è qui... palletta... pa - lle - tta... Miamia, picciula picciula... corri... uuuhhh guarda... vola vola! La palletta dell'amore!

Saltellando a tratti, avvicinandosi, poi allontanadosi. Quindi, a carponi, cercando di mostrarci come si fa (!!!). Vocina stupita, meravigliata e da bimba con i codini rosa!
Inutile inviarle sguardi eloquenti di fiera felinità. Lei non coglie! Lei non capisce!
Lei non si rende minimamente conto di essere diventata praticamente un'idiota
!

giovedì 15 maggio 2014

Roba da ratti

10 mesi.
304 giorni.
7.296 ore.
750.000 peli (un'alta percentuale dei quali sparsa per casa).
13.000 grammi di crocche inghiottite.
10.000 millilitri d'acqua bevuti.
4.600 ore di sonno.
456 ore di corsa e giochi.
774 unghie tagliate.
30.400 leccate di manto e zampe.
29.000 leccate di mamma, papà, me.
27.000 miagolii per mangiare.
15.000 miagolii per capire.
3.000 miagolii per acchiappare mosche.
4.200 grammi di peso.
Sì, avete letto bene.
4.200 grammi di peso: il ratto, a soli 10 mesi (oggi) pesa già 4,2 kilogrammi.
Non mi piace parlare male delle persone.
Non mi piace parlare male dei parenti.
Ma dato che il ratto non è persona, né parente, parlare male di lei non fa testo.
4,2 kg, vi rendete conto di quanto quella bestia mangi? Ha 5 mesi meno di me e pesa 600g più di me!
Sono basita!
Roba da matti... da ratti!


giovedì 8 maggio 2014

domenica 4 maggio 2014

Armadi rimedi

Può accadere che io non sappia dove andare a dormire.
Sì, certo, casa è abbastanza grande, di letti comodi ce ne sono almeno sei (non contando la "cesta-di-vimini-dell'amore" che papino ha gentilmente reso morbidosa con un cuscino nuovo!) e non ho mai sofferto di indecisione! Ho sempre saputo quale fosse il più comodo, ho sempre avuto il mio posticino preferito, ho sempre chiesto e ricevuto!
Insomma, il problema è un altro.
Il problema è che non riesco a fare un sonno continuativo di almeno due ore senza essere disturbata. Diciamocelo... il mio problema è un problema grave. Il mio problema è un problema di ratti!
Cerco la torretta?
Tempo 10 minuti e facciadaratto si appropinqua.
Provo sul divano a 2 posti?
Nemmeno 2 minuti che musodicastagna si accinge.
Voglio la casetta ovetto?
Manco a parlarne, entro 15 secondi caffellatte si protende, propende e pretende.
E' una dittatrice. Fosse delicata, ancora potrei sopportarla, fosse benevola e generosa, forse potrei accettarla, mi lasciasse in pace, potrei amarla. Ma no, lei deve insistere, incutere e incassare. Perché c'è solo lei, perché il mondo è suo!
E io? Nessuno si preoccupa per me? Nessuno ci pensa a me? Com'è che ora devo provvedere da sola alla mia salute mentale e fisica? Per chi non lo sappesse, dormire è un sacrosanto comandamento per i gatti... e novità: io sono un gatto! Che qualcuno faccia qualcosa... o giuro... giuro...

Amore, hai visto la grussicella?

No, non l'ho vista! Hai provato sulla torre? 

Sì!

Divano?

Sì!

Ovetto?

Sì!

Letto, sotto al letto, sedie, cesta-di-vimini-dell'amore, dietro i libri della libreria, sul frigorifero, nell'angolo tra i due divani?

Sì, sì, sì, sì, sì, sì e sì!

Non ti preoccupare, verrà fuori... chissà dove s'è nascosta... stai tranquilla!

...

Eh, t'ho detto stai tranquilla! Prima o poi uscirà!

Ma che dici, non è mica un calzino!?!

A mali estremi...

giovedì 1 maggio 2014

Sempre lei

Dato che quella ero sempre io, questa...

Cucciola!

Orsetta lavatrice!

Sdrucciola!

Picciula!

Orsetta!

Giovane!

Splendida!

Cucciolina!

Miettamore!


Puzzola!


Cucciolotta!

Piccola Mia!

Cucciolarucciola!

Picciulinadellamaman!

Cuccioleigia!

Patatina!

Picciularicciula!


Mietta!


Ma non bastava RATTO?