Ho dovuto sopportarla per 2 ore ininterrotte, senza sapere che al termine delle quali avrei perso per sempre il mio angolo di Paradiso.
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Testa a testa per le crocchette, vince sempre il ratto. In fondo sono una gatta buona.
Terminata pappa mi son diretta al davanzale della finestra (mammina e papino erano già svegli e mi avevano preparato il posticino anti-ratto!). Il mio angolo di Paradiso: l'unico posto dove quel topo beige non riesce ad arrivare, date le zampe corte da gatto nano di 3 mesi!
In quell'angolo lascio che i miei pensieri vadano con il vento, divento tutt'uno con la natura e il profumo dell'erba mi attrae ogni giorno regalandomi nuove sfumature in ogni momento: oggi di pino, domani di edera, ieri di caprifoglio.
E poi la rondine insegue il gabbiano, il merlo spunta dal cespuglio mentre un'ape ronza attorno a quei gerani. Mille mondi in uno solo. La pace dei sensi.
Quindi quel ratto ha cominciato a starmi alle calcagna e per le successive due ore ha continuato imperterrita a saltare. Ah! Quella folle non ha concesso un attimo di tregua ai suoi muscoli! Ha provato e riprovato, saltato e ancora e ancora, ma nulla.
Ha provato dal letto. Troppo lontano.
Ha provato ad arrampicarsi alla tenda. Senza unghie non ha potuto alzarsi più di 30 centimetri.
Ha provato a raggiungere il davanzale. Una volta appesa i muscoli non hanno retto.
Quindi mi sono rasserenata, le ho mostrato il mio sorriso splendente e ho potuto dedicarmi al mio sonnellino sotto il sole del mattino, così caldo e luminoso a quell'ora del giorno sul mio angolo di Paradiso.
...è stato in quel momento che il ratto mi ha svegliata e riportata alla realtà!
Dopo due ore, la bestia, calpestandomi il viso e sporgendosi fuori dalla finestra, ha urlato
Ce l'ho fatta!!!
Ce l'ho fatta!!!
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