sabato 7 settembre 2013

Mia Sorella - Parte I

Il giorno in cui l'ho vista entrare in casa è stato uno dei più traumatici della mia vita.
Avevo finito i miei croccanti da un pezzo: la luna quindi era storta; era passato poco più di un mese da quando quei due umani (che non ho più il coraggio di chiamare 'mamma' e 'papà') mi hanno fatto letteralmente "aprire" dalla dottoressaB e solo 20 giorni da quando erano tornati dalle loro vacanze in cui mi avevano lasciata per ben 2 settimane con i "nonnini"; infine, ero rimasta a casa da sola per 3 ore prima di vederli rincasare.
Insomma, non ero messa bene e il motivo per cui ricordo tutto perfettamente e nei minimi particolari forse va ricercato nel fatto che questi eventi sono accaduti 3 ore fa!
Ebbene, ricordo quel giorno, perché quel giorno è oggi.
E' inutile fare retorica, i fatti stanno esattamente così come li racconterò, non mentirò, né ometterò passaggi fondamentali e dove mi si chiederà di chiarire dei punti oscuri, sarò pronta a farlo nel modo più sincero.
Si metta agli atti che quell'essere non ha un odore piacevole, che insomma puzza di gatto. E' stato il mio primo pensiero, difatti ricordo che in quel momento ero alla mia finestra, quando sento gli umani infilare la chiave nella toppa ed entrare in casa.
Dopo forse 5 minuti, ho cominciato a sentire quell'orrendo fetore. Ho pensato di avvicinarmi per poter avere una visuale migliore ed un punto di vista oggettivo sugli eventi, qualora quei due umani (a cui in fondo, ma in fondo, voglio bene) avessero avuto bisogno di me.
In quel contesto il mio problema più grande però è stato trovare la porta chiusa. Ho provato ad entrare, ma invano: quel divisorio rimaneva serrato.
Dal luogo in cui mi trovavo potevo distintamente udire i mormorii concitati degli umani e un esserino piagnucolante che continuava a dire "pappa, pappa, pappa, ti voglio bene, ti voglio bene". Frasi assurde, insomma, che potevano appartenere ad una spia infiltrata (che spesso adopera quel tipo di linguaggio lusinghiero) o, nel peggiore dei casi, ad un altro gatto.
Data la mia esperienza, sapevo che il mio papino e la mia mammina non mi avrebbero tenuto all'oscuro di questa situazione per molto: non sono passati 5 minuti che, difatti, ho avuto l'incontro fatale.

...continua...

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque tu sia, grazie per avermi dedicato il tuo tempo...